Un'impresa con le mani in pasta

Un'impresa con le mani in pasta

Dalla Pasticceria del carcere al gusto per l’innovazione

Più ne facciamo, più ci viene l’acquolina in bocca. E la voglia di provare nuove esperienze e collaborare alla crescita di tutta la Comunità. Compresa quella di chi, come noi, fa impresa con le mani in pasta.

Con questo spirito abbiamo colto l’opportunità che ci offre “From Farm to Fork”, l’ultima Live Demo realizzata da SMACT Competence Center, con il supporto scientifico dell’Università di Padova, inaugurata il 5 maggio presso il quartiere fieristico di Padova.

Si tratta di una Fabbrica Food 4.0 composta da un panificio e da una cucina professionale per la vasocottura, nella quale sperimentare tecnologie per gestire e monitorare la produzione primaria sostenibile. E saremo noi ad utilizzare questa “Fabbrica”, con il marchio Forcellini Ristorazione, portando nel futuro l’esperienza e la passione che abbiamo maturato nel laboratorio artigianale di pasticceria del Carcere Due Palazzi di Padova.

   

“Il food è innovazione costante, che si intreccia con la storia dell’uomo, dei suoi gusti e dei suoi costumi - ha spiegato il nostro presidente, Matteo Marchetto, intervenendo durante la cerimonia di inaugurazione - Cambiano ricette, pietanze e modalità di consumo, tanto quanto evolvono i processi produttivi".

“Le nuove opportunità che testeremo grazie a SMACT saranno un patrimonio a disposizione di tutti. Consentiranno di insegnare sia a noi sia a tante aziende come ridurre sprechi, risparmiare energia, monitorare tutte le fasi produttive e migliorare la qualità dei prodotti finiti. Grazie ad una cucina ultra moderna potremo approfondire e sviluppare i vantaggi offerti dalla vasocottura. E, soprattutto, nel laboratorio di panificazione, proseguiremo il cammino nel mondo dei lievitati dolci, che ci ha dato tante soddisfazioni con i prodotti della Pasticceria Giotto, affacciandoci alla produzione di quelli salati - ha concluso Marchetto - Non potevamo lasciarci sfuggire questa opportunità, per la quale siamo profondamente grati nei confronti dell’università di Padova e di SMACT”. 


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