Sul Corriere la storia “stellata” del nostro pasticcere Ascanio Brozzetti

Sul Corriere la storia “stellata” del nostro pasticcere Ascanio Brozzetti

Ci sono scelte che cambiano la vita in meglio, non solo per chi le fa.

Come quella di Ascanio Brozzetti, uno dei nostri pasticceri, che ogni giorno lavora e insegna a lavorare ai detenuti del Carcere Due Palazzi di Padova. La sua storia inconsueta è stata protagonista di un articolo sul Corriere Veneto, dorso locale del Corriere della Sera, il quotidiano italiano più letto e conosciuto.

Il clamore suscitato dalla vicenda di Ascanio deriva proprio da una scelta, per alcuni difficile da comprendere, almeno nei primi momenti: quella di abbandonare una prestigiosa carriera in Giappone, presso il Calandrino di Tokyo, dello chef stellato Massimiliano Alajmo. E dedicarsi a fare il meglio, con una squadra di pasticceri volenterosi, ma senza grandi esperienze.

“C’è gente che non ha mai lavorato in vita sua - ha spiegato Ascanio al Corriere - noi dobbiamo fargli capire che ci sono delle regole e che tutto si inserisce in un percorso di rieducazione”.

Eppure i risultati sono sorprendenti, i nostri clienti lo sanno. Quello che forse non era noto a tutti è che, alla guida di tante persone che cercano una nuova possibilità, ci sono professionisti di primissimo livello, come Ascanio Brozzetti. Con alle spalle esperienze internazionali, abbandonate volontariamente e senza rimpianti.

“Forse mi manca una certa adrenalina - ha chiarito nella sua intervista - quella che si prova prima del servizio o durante la preparazione dei piatti. Ma questa vita di corsa non faceva più per me, la ricordo con piacere. Ma adesso sto bene qui, in carcere, con i miei aspiranti pasticcieri”.


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